Dollaro avanti tutta, l’oro crolla
di Alessandra Pilloni - BullionVault
L'ORO TERMINA in picchiata una settimana di oscillazioni pesanti. Il fixing di venerdì pomeriggio è stato di $1426,50 all’oncia, il 2,9% in meno rispetto allo stesso dato della scorsa settimana. In Euro, un calo meno marcato ma comunque forte: - 1,9% a €1098,49.
Fermo restando che siamo convinti che non è mai un solo elemento a provocare questo tipo di vendite, riportiamo che molti analisti hanno individuato nel dato sulla disoccupazione negli Stati Uniti l’elemento che ha fatto scattare le vendite. Gli Initial Jobless Claims divulgati giovedì sera sono stati infatti soprendentemente migliori delle aspettative, toccando un livello che così non si vedeva da gennaio 2008.
È chiaro che tale ottimismo ha presto contagiato i mercati valutari, nei quali il Dollaro ha guadagnato sia contro l’Euro che contro lo Yen. In particolare, contro la moneta giapponese il Dollaro ha superato la soglia dei 100 Yen per la prima volta in quattro anni. Contro l’Euro, il Dollaro ha toccato i €1,294 (livello che non si vedeva dal 5 aprile) e continua a rafforzarsi mentre stiamo scrivendo.
Aggiungiamo che ad inizio settimana sia UBS che Scotia Mocatta avevano dato come livello di supporto per il prezzo dell’oro i $1440 all’oncia, che rompendosi durante la giornata di venerdì sembra aver messo in moto una serie di vendite di tipo tecnico che hanno portato il prezzo al minimo delle ultime due settimane a 1.421,27.
Dal punto di vista della domanda e dell’offerta, ci sono da segnalare le continue cessioni da parte degli ETF; per quanto giovedì il SPDR Gold Trust (GLD), l’ETF più importante al mondo, abbia visto il primo incremento da metà marzo, ricordiamo che appena la giornata prima il sottostante era invece stato ridotto di 6 tonnellate.
“La domanda combinata di consumatori e investitori privati sta assorbendo parte delle liquidazioni degli ETF” ha commentato in settimana James Steel di HSBC.
Rimane da dire che la domanda da India e Cina rimane forte. In India la stagione dei matrimoni, durante la quale comprare oro è di particolare auspicio, è appena all’inizio e si aspettano le tradizionali festività religiose che assorbono in genere buona parte dell’offerta di oro fisico.
Per quanto riguarda la Cina, i dati di questa settimana divulgati dall’Ufficio del Censimento e delle Statistiche via Reuters, indica che le importazioni d’oro da Hong Kong sono più che raddoppiate al netto delle esportazioni. Tale aumento è parte della crescita del 26% del consumo di oro relativa al primo trimestre del 2013.
La richiesta di oro fisico da parte degli investitori privati è in aumento anche in Occidente, come testimonia il Gold Investor Index di BullionVault, il mercato online più importante per lo scambio di oro fisico tra investitori privati.
L’indice misura il rapporto netto tra chi ha incrementato e chi diminuito la proprietà di oro in custodia. Il Gold Investor Index ad aprile ha toccato il massimo degli ultimi 16 mesi, a 58,6, con un incremento di quasi il 10% rispetto al mese precedente.
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